Andreas Gursky:
Lavoro sull’enciclopedia della vita.
Sono impegnato in un approccio idealizzato ai fenomeni della quotidianeità – per produrre l’essenza della realtà.
La realtà può essere mostrata solo se costruita.
Le mie immagini sono sempre composte da due punti di vista. Da un punto di vista estremamente ravvicinato sono leggibili fino all’ultimo dettaglio. Da lontano si trasformano in mega segni.
Compongo le immagini, non idealizzo nulla.
Le fotografie sono autorizzate a mentire.
Mi interessa il potere della suggestione.
Mi interessano le prospettive globali, con le utopie sociali di oggi.
(Fonti: “Stern”, n.6, 2007; “Spiegel, n.4, 2007; “Suddeutsche Zeitung”, 26 gennaio 2007)